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Testo integrato del dispacciamento elettrico (TIDE)

Il graduale passaggio da un contesto fatto da pochi impianti programmabili verso un contesto sempre più caratterizzato da impianti alimentati da fonti aleatorie che immettono energia elettrica nelle reti di distribuzione, ha reso sempre più necessaria una regolamentazione del dispacciamento.

Con dispacciamento si intende quell’attività che consente l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico, garantendo in ogni istante l’equilibrio tra produzione e consumo di energia elettrica.

Dato il venir meno di impianti in grado di prestare servizi ancillari, con il TIDE si prova a colmare tale lacuna cercando di coinvolgere, per quanto possibile, diverse unità (quali unità di produzione da fonti rinnovabili, da generazione distribuita).

I servizi ancillari sono tutti quei servizi che garantiscono un flusso continuo di elettricità ma anche la sicurezza del sistema.

Pertanto, il TIDE è una regolamentazione nuova e onnicomprensiva per il sistema di dispacciamento elettrico in Italia, pensata per affrontare sfide legate alla transizione energetica e all’integrazione di fonti rinnovabili, spesso aleatorie.

Ha due obiettivi principali:

1.Garantire la sicurezza del sistema elettrico futuro, adattandosi a fonti rinnovabili e distribuite.

2.Razionalizzare il quadro regolatorio, in linea con le norme europee che spingono verso mercati energetici più integrati e centralizzati.

Principali cambiamenti:

Coinvolgimento di nuove risorse: i servizi ancillari possono essere forniti non solo da impianti programmabili, ma anche da fonti rinnovabili, generazione distribuita e unità di consumo.

Ruolo dei BSP (Balancing Service Provider): introduzione di operatori che aggregano risorse distribuite per fornire servizi ancillari. Sono coloro che bilanciano la flessibilità del mercato e ricevono una remunerazione da TERNA per questa attività.

Ruolo di TERNA: TERNA acquista risorse da unità più piccole e aggregate, adattandosi ai cambiamenti di mercato.

Distributori (DSO): diventano facilitatori neutri e acquirenti di risorse per i servizi ancillari locali, migliorando l’esercizio delle reti di distribuzione.

Sperimentazioni

I cambiamenti comportano innovazioni comportamentali per una pluralità di soggetti; pertanto, l’Autorità ha deciso di procedere per il tramite di sperimentazioni, coinvolgendo tanti soggetti chiamati a cambiare il loro modo di porsi nel sistema elettrico. È qui che si innesta il progetto pilota delle UVAM che sperimenta l’erogazione di servizi ancillari da parte di risorse di generazione distribuita o Unità di Consumo, che sperimenta anche le forme di aggregazione e il ruolo del BSP aggregatore.

• UVAM: aggregazioni di risorse distribuite per servizi ancillari.

Integrazione normativa

Il TIDE integra regolazioni europee come i codici di rete e linee guida, rendendo il sistema italiano coerente con il contesto normativo UE, che promuove soluzioni di mercato unificato. Ruolo del TIDE dal punto di vista della regolazione:

 – Recepire la nomenclatura, pertanto allineare il dispacciamento o bilanciamento con quello già previsto nei codici;

 – Descrivere i processi, non si modifica il processo in sé ma si prende atto del fatto che TERNA e GME attuano procedure disciplinate in metodologie piuttosto che nei codici di rete delle linee guida.