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Legge di Bilancio 2025: Novità su Energia, Edilizia e Ambiente

La Legge di Bilancio 2025 (L. 207 del 30 dicembre 2024 recante il “Bilancio di previsione
dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”)
introduce significative modifiche in ambiti strategici come energia, edilizia e ambiente.
Ecco i punti salienti:

Sistemi di accumulo: per supportare la crescita delle rinnovabili non programmabili,
saranno semplificate le procedure di autorizzazione per i sistemi di accumulo. Il GSE
riceverà 1 milione di euro nel 2025 per supporto operativo.

Piano Transizione 5.0: lo schema incentivante, attivo da agosto 2024 che stanzia 6,3
miliardi di euro per le imprese italiane a supporto degli investimenti privati in beni e
attività che accelerano la digitalizzazione e la decarbonizzazione nel settore
produttivo, ha subito le seguenti modifiche:

– semplificazioni nei calcoli dei benefici energetici con valorizzazione del ruolo delle
ESCO;

– introduzione di procedure dirette per il riconoscimento dei benefici legati alla
sostituzione di beni obsoleti;

– possibilità di cumulo degli incentivi con altri programmi nazionali ed europei, inclusa
quelli per investimenti nella ZES unica;

– aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni di euro e maggiorazioni per moduli
fotovoltaici realizzati in Europa.

Efficientamento elettrico: obbligo per le aziende di distribuzione elettrica, sotto la
supervisione di MASE e ARERA, di presentare piani straordinari di investimento per:

– migliorare resilienza e affidabilità in caso di eventi estremi;

– integrare la generazione rinnovabile distribuita;

– potenziare le infrastrutture per l’elettrificazione dei consumi;

– aumentare la flessibilità tramite servizi terzi;

– adottare sistemi di monitoraggio per proteggere le infrastrutture.

Edilizia

Modifica dei limiti: per tutti i bonus edilizi, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012

al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è
innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute a partire dal
2025, sono introdotti nuovi limiti di reddito complessivo per l’accesso alle
agevolazioni:

– per i redditi superiori a 75.000 euro ma inferiori a 100.000 euro, il tetto massimo
delle detrazioni è fissato a 14.000 euro;

– per i redditi superiori ai 100.000 euro, il tetto massimo è 8.000 euro.


Queste cifre vanno poi moltiplicate per dei coefficienti relativi alla presenza di
eventuali figli fiscalmente a carico.

Superbonus: ridotto dal 70% al 65% e disponibile solo per condomini, immobili con 2-4
unità di un unico proprietario e Onlus, a condizione che abbiano avviato i lavori entro
il 15 ottobre 2024.

Bonus Ristrutturazione:

Abitazioni principali: fino al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%, massimale di 96.000
euro con ripartizione in 10 anni, mentre dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027
aliquota al 36%, massimale di 96.000 euro.

Seconde e terze case: fino al 31 dicembre 2025 aliquota al 36%, massimale di 96.000
euro con ripartizione in 10 anni, mentre dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027
aliquota al 30%, massimale di 96.000 euro.

Dal 1° gennaio 2028 per tutti: aliquota al 30%, limite massimo di spesa di 48.000
euro.

Ecobonus:

Abitazioni principali: fino al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%, mentre dal 1°
gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 36%.

Seconde case e immobili non residenziali: fino al 31 dicembre 2025 aliquota al 36%,
mentre dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 30%.

Bonus per l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP): previste sovvenzioni per
l’efficientamento energetico per famiglie a basso reddito nelle abitazioni ERP fino al 65%
a fondo perduto e cofinanziamento privato del 35% con garanzia SACE e CDP.

Stop al Bonus Caldaie a Gas: dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile ottenere
agevolazioni per caldaie alimentate esclusivamente a gas o da altri combustibili fossili,

in linea con la Direttiva EPBD IV. Sono invece incentivabili le caldaie ibride e le pompe
di calore (la definizione delle tecnologie ammesse o escluse dagli incentivi è stabilita
dalla Commissione europea con la Comunicazione 6206/2024).

Bonus elettrodomestici: per sostenere la competitività dell’industria, l’occupazione e
l’efficienza energetica domestica, nel 2025 è previsto un contributo ai consumatori
finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con contestuale
smaltimento dell’elettrodomestico sostituito. Il contributo è pari al 30% del costo
dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a
200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.

Bonus mobili: l’agevolazione per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici
(almeno di classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F
per i frigoriferi e i congelatori) è prorogata fino al 31 dicembre 2025, con detrazione
al 50% per spese fino a 5.000 euro, ma solo per chi ha effettuato interventi di recupero
edilizio nell’anno precedente. Il bonus si potrà applicare al 50% sia se si tratti di prima
o di seconda casa. Il limite di spesa resta fissato a 5.000 euro ripartiti in 10 quote
annuali.

Rifiuti: innalzamento dal 10% al 22% dell’aliquota IVA per le prestazioni
di smaltimento dei rifiuti che avvengono mediante conferimento in discarica o
mediante incenerimento senza recupero efficiente di energia.

Conto termico: incentivo esteso oltre che agli edifici pubblici adibiti ad uso
scolastico e agli edifici di strutture ospedaliere del Servizio sanitario nazionale (Ssn),
anche alle altre strutture sanitarie pubbliche, incluse quelle residenziali, di
assistenza, di cura o di ricovero del Ssn. La misura degli incentivi è del 100% delle
spese ammissibili, fatti salvi i limiti per unità di potenza e unità di superficie già
previsti.

A cura del Dott. Guglielmo Vacca