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Il Modello di Amministrazione condivisa per le Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali

Per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici è possibile ricorrere ad un innovativo modello di amministrazione condivisa. Questo progetto mira a favorire lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS), promuovendo così la produzione di energia da fonti rinnovabili e contribuendo agli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica della città.

Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile Solidale?
Una Comunità Energetica Rinnovabile Solidale (CERS) è un’organizzazione che non solo produce energia rinnovabile, ma che condivide i benefici di questa produzione con la comunità locale. Questi benefici possono includere interventi di carattere ambientale, sociale ed economico. Le CERS operano attraverso convenzioni o patti di collaborazione con l’amministrazione comunale, secondo il Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni adottato dall’amministrazione competente.
La Procedura di Attivazione

-Pubblicazione dell’Avviso Pubblico
Le procedure di amministrazione condivisa iniziano con la pubblicazione di un avviso pubblico da parte dell’amministrazione. Questo avviso è necessario per informare la comunità e raccogliere proposte per la co-progettazione di aree e impianti solari fotovoltaici.
In alternativa, l’attivazione delle procedure può avvenire anche a seguito della presentazione di una proposta motivata all’Amministrazione senza attendere la pubblicazione dell’avviso pubblico.
A questo punto, i cittadini e le associazioni interessate possono presentare proposte motivate, che l’amministrazione è tenuta a valutare entro novanta giorni e, se ritenute non di interesse generale, dovrà informarne per iscritto il presentante, motivandone il mancato accoglimento.
-Valutazione delle Proposte
Le proposte presentate devono includere dettagli specifici sull’idea progettuale, la fattibilità tecnico-economica, e il piano di rientro dell’investimento. Devono inoltre indicare le attività che saranno gestite dal partenariato privato-sociale, comprese le attività di manutenzione, e le eventuali risorse richieste. L’amministrazione valuta l’ammissibilità e la fattibilità delle proposte, coinvolgendo, se necessario, altri uffici e istituzioni attraverso la Conferenza di Servizi.

Co-progettazione e Approvazione
Se la proposta iniziale viene valutata positivamente, l’amministrazione pubblica un avviso che consente ad altri interessati di presentare proposte concorrenti. In caso di più proposte ammissibili, si apre un tavolo di co-progettazione per sviluppare un progetto finale condiviso. Alla fine di questo processo, il progetto finale viene trasmesso al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

La Convenzione
Una volta approvata, la proposta porta alla sottoscrizione di una convenzione tra l’amministrazione, l’ETS (Ente del Terzo Settore) e altri eventuali soggetti coinvolti. La convenzione stabilisce:
• la durata del rapporto e le condizioni per la sua estensione;
• gli impegni comuni e specifici delle parti;
• il quadro economico del progetto;
• le garanzie e le coperture assicurative necessarie;
• le eventuali sanzioni e le ipotesi di revoca in caso di inadempimenti;
• la disciplina per la valutazione dell’impatto sociale e la rendicontazione delle spese.
In caso di inadempimento da parte dell’ETS, il Comune ha il diritto di risolvere la convenzione e riottenere la disponibilità dell’area o dell’energia prodotta.

Conclusione
Il modello di amministrazione condivisa rappresenta un passo significativo verso la promozione di energie rinnovabili e la partecipazione attiva dei cittadini. Le Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma rafforzano anche il tessuto sociale ed economico della città. Questo approccio integrato e partecipativo dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare benefici diffusi per l’intera comunità.

A cura del Dott. Guglielmo Vacca